Abbattimento delle barriere architettoniche, l’accessibilità agli edifici costituisce un principio di interesse generale

La maggior parte egli edifici esistenti in Italia non è costruita a misura di disabile, che spesso sono ostacolati da barriere architettoniche veramente insormontabili. Recentemente la corte di Cassazione italiana si è pronunciata  favore dell’eliminazione delle barriere architettoniche con la sentenza 9101/2018.

Ecco cosa è accaduto. Qualche tempo fa, un condominio di un piccolo paese della Puglia aveva iniziato dei lavori per abbattere un muro per poter inserire al suo posto la porta di ingresso di un ascensore. I vicini si erano opposti a tali lavori ottenendo dal tribunale di primo grado la sospensione dei lavori di installazione del nuovo elevatore. Con il successivo ricorso in appello, il condominio ottenne il respingimento dell’annullamento della precedente sentenza e per tale motivo ha fatto ricorso in Cassazione.

Con la sentenza 9101/2018, la Corte di Cassazione ha affermato il principio della solidarietà condominiale, che implica il contemperamento dei vari interessi in gioco, tra i quali devono essere inclusi anche quelli delle persone disabili all’eliminazione delle barriere architettoniche. Questo è  un diritto fondamentale che prescinde dall’effettiva utilizzazione,  ma è comunque dovere del condominio cercare  di attenuare sensibilmente in qualche modo il disagio nella fruizione del bene primario dell’abitazione.

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